Mastichi aria di sufficienza

e sputi via delusioni...

I miei giri di colori

i tuoi giochi di parole...

Numeri.

Cambio.

No te amo como si fueras rosa de sal, topacioo
flecha de claveles que propagan el fuego:
te amo como se aman ciertas cosas oscuras,secretamente,
entre la sombra y el alma.
Te amo como la planta que no florece y lleva
dentro de sí, escondida, la luz de aquellas flores,
y gracias a tu amor vive oscuro en mi cuerpo
el apretado aroma que ascendió de la tierra.
Te amo sin saber cómo, ni cuándo, ni de dónde,
te amo directamente sin problemas ni orgullo:
así te amo porque no sé amar de otra manera,
sino así de este modo en que no soy ni eres,
tan cerca que tu mano sobre mi pecho es mía,
tan cerca que se cierran tus ojos con mi sueño.

P.Neruda

Passati i titoli di coda...

(The End)

Sometimes I hate

Tutto così lontano, così distante.

Le mani non riescono più a toccare

e stringere tra le dita i ricordi che prima

erano una presenza reale e concreta.

Mi hanno accompagnata per tanto e, nel rievocarli,

lasciavano quel senso di materia addosso,

che il tempo poteva solo cedervi,

facendo cadere i suoi contorni

e semplicemente non esisteva più.

Ho dovuto cedere il posto al presente.

Cerco un centro

di gravità permanente,

che non mi faccia mai

cambiare idea sulle cose

e sulla gente....

Avrei bisogno....

Nella disperazione si torna a quello da cui si era fuggiti.

Che tristezza

Scorre tutto veloce come la pioggia stasera

sulle strade di Torino.

Scorre tutto troppo veloce.

Divorata dalla velocità anche

la realizzazione della mia volontà.

Io avrei voluto.

E' troppo tardi.

(LoVe)

I vincoli, gli obblighi e le imposizioni

fanno bene a chi non riesce a muovere

da solo passi nel mondo,

a chi è paralizzato dalla paura,

a chi non cede alla crescita...

Le catene che ti hanno imposto possono essere spezzate.

Hai deciso tu di gettare via le chiavi.

"La natura della pioggia

è sempre la stessa,

eppure fa nascere spine

nel pantano e fiori in giardino"

Senza aver bisogno di altro.

Full of peace.

Quando fai qualcosa di buono

arriva sempre il momento in cui torna indietro...

Un rimedio per allontanare las cosas malas...

Rellena de energia que alguien me ha dejado..

Un regalo para mi.

No quiero que esta energia se vaya,

no quiero que esta magia se acaba!!

Come una ruota che passa e travolge quello su cui scorre,

veloce e senza ostacoli...

Tutto sconvolto, non c'è più bisogno di ordine.

Che poi quello si ripresenta sempre e non c'è pericolo di perderlo.

La ruota non si fermerà ma cambierà direzione...

Ed è questo il bello, non avere direzione che sia uguale ad un'altra.

La velocità con cui travolge forse un po' spaventa.

Sin plantearnadaSinplantearnadaSiplantearnada...

E' quando si indovinano i passi

che finisce la magia...

Tracce di estate che è andata via, regalandomi sapori dolciamari, ricordi nuovi da custodire, pezzi di muro che si sono sgretolati nel viaggio verso casa...Un 'estate che ha preso e dato parti di sé...parti di me...

Y el sol seguira saliendo
(esto es lo que mas vale)

A millemilamilioni di

chilometri da qui...

Ho cercato casa...
Disperatamente ho cercato il posto da chiamare cosi'...
In realta' l'ho trovato,
anzi ri-trovato...
Perche' la meta' del mio cuore
e' rimasta proprio nel paese in cui l'avevo lasciata.
Non ha mai smesso neanche un secondo di essere qui.

Buonanotte Napoli...

Buongiorno Andalusia...

Resto sempre un'ombra, l'ombra di me...

Non appaio, non sono reale.

Fluttuo nel limbo, tra le cose vere

e quelle immaginarie.

Ci ho provato, ce l'ho messa tutta...

Ho fatto del mio meglio.

Ma comunque non riesco a comparire.

A qualcuno non

piacciono gli arrivederci...

Quando hai tutto il tempo del mondo,

l'unica cosa che viene facile,

è ricordarsi di quando, di tempo,

non ne bastava neanche il doppio

di quello che avevi a disposizione..

RiNnOvArE

Can you understand

my underworld?

"Caminito que el tiempo ha borrado,

que juntos un día nos viste pasar,

he venido por última vez,

he venido a contarte mi mal.

Caminito que entonces

estabas bordado de trébol y juncos en flor,

una sombra ya pronto serás

una sombra lo mismo que yo..."

Sin Nombre

Dipendente dalla dipendenza,

alla costante ricerca di un gesto

da chiamare follia.

Vorrei fosse primavera

e non una mezza estate

a colpi d'inverno pneumatico...

Cercasi disperatamente

qualcosa che mi ricordi il cielo....

Vani tentativi di colmare distanze, riempendole con bolle d'acqua

che si rompono una volta arrivate a contatto

con quella linea che separa il liquido dall'aria...

Ma come può esistere una distanza se la vicinanza non è reale?

Facciamo finta di fare cosa?

"Spesso un po' di acido, di aspro o di amaro

piace più dello zucchero,

le ombre mettono in risalto i colori,

e anche una dissonanza,

opportunamente usata,

dà rilievo all'armonia"

Leibniz

I haven't the Charming prince

waiting for me...

Quando si tratta di onestà.

E quindi devo rimettermi

a cercare l'eccezione che confermi

la regola...Non sarà facile,

ma non dispero...

Si nasce in un posto e automaticamente lo si chiama casa, lo si chiama radici, origine etc etc, legati da un legame che tanto sai non si spezzerà mai…
Si nasce in un posto e poi da quel posto si scappa…Perché anche se è casa, origine, radici etc etc, con la quotidianità poi inizia a stare stretto, poi le persone sono sempre le stesse, i problemi sempre quelli, le situazioni, i luoghi, gli ambienti, gli scenari sempre uguali… e quindi, come ho detto, si scappa…si scegli un altro luogo, con motivazioni che stanno-nonstannoinpiedi, ma si fa la valigia e si va via. Perché bello o brutto che sia alla fine è NUOVO, e questo è quello che conta. Poi passa il tempo, si presenta la signorinaroutine (che tanto dove vai, vai poi arriva sempre) e allora le persone che sono sempre le stesse, le situazioni, i luoghi, gli ambienti, gli scenari sempre uguali quasi, quasi ti mancano…ritorni…per poco tempo però, se no signorinaroutine che è impaziente e dietro l’angolo, dopo qualche giorno, ti salta alle spalle d’improvviso (non tollera che tu possa esserti dimenticato della sua esistenza) e ti ricorda che la valigia è vuota e devi correre a riempirla…Si riparte…E capisci che lo fai per essere lontano da quel posto che, se vuoi, è fermo e incollato lì ad aspettare e tu puoi sempre ritornare, ma che comunque non è il tuo posto…Intitolerei il tutto: l’insostenibile insoddisfazione dell’essere…E si scappa.

Gli acquerelli poi sbiadiscono...

Ci vogliono colori indelebili...

Posso scindere... Ma non prescindere...

Non prescindere dalle cose, dalle persone,

dalle parole, dalle emozioni, dalle speranze...

Non posso prescindere dal sentirmi me stessa.

Sarebbe mettere in un angolo buio

tutto ciò che mi rende

fiera d'essere ciò che sono...

Continuerò a scegliere e mai a piegarmi.

La premura, soprattuto quando sgradita,

danneggia gravemente la salute

tua e di chi ti sta intorno...

Astenersi, grazie!

Nuvolefilate

Mi dissero, una volta, che me n’ero andato…
Ma quando? Però quando… se sempre sto tornando a case,

quartieri, città e mai nessuno di voi è il mio quartiere,

il mio barrio….

Così lo chiamerò il posto dove mi sentirò uno di voi

e le vostre voci lontane saranno musica per il mio cuore,

di modo che se fossi nel mio barrio avrei spalle su cui appoggiare le mani

e orecchie a cui confessarmi… e case, e lumi e stelle che,

dall’alto sul tetto della casa dei miei vecchi,

mi direbbero
“Fermati qui…Fermati…”

Vinicio Capossela

Trasformazione dei miei pensieri in pura poesia.

"L'estate scorsa, in vacanza in California, ho assistito a un forte terremoto.
La scossa era della stessa magnitudo di quella in Abruzzo, ma in un'area molto più popolata, San Diego e dintorni. Il bilancio è stato di un morto, un anziano colpito da infarto.
In California c'è un terremoto così quasi ogni anno.
Nel Natale 2003 il sisma a nord di Los Angeles fu venti volte più potente di quello abruzzese, e vi furono due morti sotto le macerie.
Con questa esperienza alle spalle, ho seguito con incredulità i telegiornali e i talk show sul terremoto. UNA PASSERELLA DI POLITICI E VIP D'OGNI GENERE, UN LIBRO CUORE DI ELOGI ALLE AUTORITA' E ALLA PROTEZIONE CIVILE, TANTI COMIZI, POCHE DOMANDE, LE MITICHE BATTUTE DEL PREMIER.
Nella disperazione, ho visto la puntata di Annozero, che non guardavo più da quando lo studio di Michele Santoro è diventato un supporto video al giornale di partito dell'Italia dei Valori.
Ma i servizi sono sempre eccellenti. Ed ecco finalmente qualche giornalista che fa parlare la povera gente e non i ministri e i sottosegretari. QUALCUNO CHE INTERROGA I MEDICI DELL'OSPEDALE DELL'AQUILA, INCREDIBILMENTE CROLLATO AL NOVANTA PER CENTO (QUANTI ANNI DI GALERA AVREBBERO SCONTATO I COSTRUTTORI IN CALIFORNIA?), MA NON ALTRETTANTO MESSO IN FUNZIONE DA IMPREGILO. Qualcuno che racconta il disastro dei campi profughi dove si fa a botte per una bottiglia d'acqua. Insomma le stesse cose che ho appreso al telefono dai miei amici aquilani, Chico, Sara, Luca,Antonia.Il giorno dopo uno si aspetta che di questo si discuta, delle denunce fatte dalle vittime del terremoto. MA NO, NATURALMENTE SI DISCUTE DI SANTORO. L'OGGETTO DELLA TRASMISSIONE, I FATTI RACCONTATI, SONO GIÀ' SCOMPARSI.
SANTORO E' FAZIOSO, ECCO IL PROBLEMA.
E CHI SE NE FREGA. SARA' PURE FAZIOSO, MA HA MOSTRATO FACCE, STORIE, SCANDALI. E' questo che conta. Che sia fazioso è un alibi. Nessuno davvero gli rimprovera di organizzare anche lui come Vespa, Floris e tutti gli altri, i suoi salottini a tesi.
Se da domani Santoro abolisse lo studio e non dicesse più una parola di commento ai servizi, chiuderebbero davvero il programma.
A SANTORO, A GABANELLI E A IACONA SI CHIEDE DI SMETTERE DI FARE GIORNALISMO, DI ANDARE IN GIRO PER IL PAESE A FILMARE I FATTI, LUOGHI E PERSONE. SONO RIMASTI IN TRE, MA SONO COMUNQUE TROPPI PER UN POTERE TERRORIZZATO DALL'IDEA CHE UN GIORNO GLI ITALIANI RISCOPRANO LA REALTÀ'."

Da un articolo di Curzio Maltese de "Il Venerdì" di Repubblica...
parole sante che fanno riflettere.

Senza mai spezzarsi

Ho perso tutto il tempo dietro al fatto

di dover dimenticare come essere bambina...

E' da tanto che non cammino più

con gli occhi dritti al cielo

Non ho più voglia di avere voglia!

Dal finestrino di un’auto grande scorrono una miriade di deja vu, che si presentano quando la periferia di Torino sembra essersi travestita da periferia di Napoli…
Baracche, sacchetti di plastica ricolmi, copertoni, prostitute e vacche, tante vacche…
Rotolando dritto in giù, con la testa tra le mani…
Lento il ritorno alla realtà come una vecchia audiocassetta che si riavvolge.

[anche io ho bisogno di un pit stop]

Oggi ho bisogno di casa…Oggi ho bisogno di una “casa” con il significato che assume in spagnolo, cioè non delle quattro mura che ti riparano da tutto ciò che è fuori,

con delle stanze e delle persone che per caso si trovano dentro…

Quella per gli spagnoli è solo un “piso”…

Io invece ho bisogno di poter camminare al buio senza dover tastare le pareti

perché tanto so perfettamente dove andare,

di non dover fare la fila per entrare in bagno come fosse una sosta in autogrill, di riuscire ad occhi chiusi ad elencare tutti gli oggetti, anche i più piccoli, insignificanti e nascosti, quelli che stanno lì da una vita e forse ci rimarranno per sempre. Oggi ho bisogno di entrare dalla porta e annusare quell’odore che esiste solo tra quelle mura e in nessun’altra parte del mondo, di sentire voci che riconoscerei tra mille, di guardare quel panorama claustrofobico fatto del balcone della signora di fronte e di mille antenne ammassate sui tetti, dritte e attente a catturare le onde giuste, di non aver bisogno di usare chiavi per chiudermi dentro e di non dover abbassare la voce per non far trapelare suoni, attraverso pareti di cartapesta.

Al final puede ser que hay gana de volver

"Ho deciso di perdermi nel mondo

anche se sprofondo.

Applico alla vita i puntini di sospensione

Che nell'incosciente non c'è negazione

un ultimo sguardo commosso all'arredamento

e chi si è visto, s'è visto

Svincolarsi dalle convinzioni

dalle pose e dalle posizioni

Lascio che le cose mi portino altrove..."

"... E non sapremo mai

da che segrete stanze

scaturisca il canto

e da quali lontananze, paure,

rabbia,tenerezza

o rimpianto

e da quale nostalgia

prenda voce e parta

questa lunga scia

che ancora adesso

e imprevedibilmente

ci porta

via..."

Avendo perso la giusta direzione

ha invertito rotta...

Sperando che i

venti e gli dei gli siano favorevoli.

Se non è vero che hai paura

non è vero che ti senti solo

non è vero che fa freddo

allora perché tremi in questo agosto?

Avvolgente

Addà passà a nuttat'...

Pur' sott' e 'ncopp,

bast' ca pass'...

Y aunque el olvido,

que todo destruye,

haya matado mi vieja ilusion,

guardo escondida una esperanza humilde

que es toda la fortuna de mi corazon.

Voglio il tempo

di ritrovare

prima di ritornare...

Silenziosamente

Riscrivendo il manuale della

felicità al primo posto metterò...

LA NON CURANZA.