"L'estate scorsa, in vacanza in California, ho assistito a un forte terremoto.
La scossa era della stessa magnitudo di quella in Abruzzo, ma in un'area molto più popolata, San Diego e dintorni. Il bilancio è stato di un morto, un anziano colpito da infarto.
In California c'è un terremoto così quasi ogni anno.
Nel Natale 2003 il sisma a nord di Los Angeles fu venti volte più potente di quello abruzzese, e vi furono due morti sotto le macerie.
Con questa esperienza alle spalle, ho seguito con incredulità i telegiornali e i talk show sul terremoto. UNA PASSERELLA DI POLITICI E VIP D'OGNI GENERE, UN LIBRO CUORE DI ELOGI ALLE AUTORITA' E ALLA PROTEZIONE CIVILE, TANTI COMIZI, POCHE DOMANDE, LE MITICHE BATTUTE DEL PREMIER.
Nella disperazione, ho visto la puntata di Annozero, che non guardavo più da quando lo studio di Michele Santoro è diventato un supporto video al giornale di partito dell'Italia dei Valori.
Ma i servizi sono sempre eccellenti. Ed ecco finalmente qualche giornalista che fa parlare la povera gente e non i ministri e i sottosegretari. QUALCUNO CHE INTERROGA I MEDICI DELL'OSPEDALE DELL'AQUILA, INCREDIBILMENTE CROLLATO AL NOVANTA PER CENTO (QUANTI ANNI DI GALERA AVREBBERO SCONTATO I COSTRUTTORI IN CALIFORNIA?), MA NON ALTRETTANTO MESSO IN FUNZIONE DA IMPREGILO. Qualcuno che racconta il disastro dei campi profughi dove si fa a botte per una bottiglia d'acqua. Insomma le stesse cose che ho appreso al telefono dai miei amici aquilani, Chico, Sara, Luca,Antonia.Il giorno dopo uno si aspetta che di questo si discuta, delle denunce fatte dalle vittime del terremoto. MA NO, NATURALMENTE SI DISCUTE DI SANTORO. L'OGGETTO DELLA TRASMISSIONE, I FATTI RACCONTATI, SONO GIÀ' SCOMPARSI.
SANTORO E' FAZIOSO, ECCO IL PROBLEMA.
E CHI SE NE FREGA. SARA' PURE FAZIOSO, MA HA MOSTRATO FACCE, STORIE, SCANDALI. E' questo che conta. Che sia fazioso è un alibi. Nessuno davvero gli rimprovera di organizzare anche lui come Vespa, Floris e tutti gli altri, i suoi salottini a tesi.
Se da domani Santoro abolisse lo studio e non dicesse più una parola di commento ai servizi, chiuderebbero davvero il programma.
A SANTORO, A GABANELLI E A IACONA SI CHIEDE DI SMETTERE DI FARE GIORNALISMO, DI ANDARE IN GIRO PER IL PAESE A FILMARE I FATTI, LUOGHI E PERSONE. SONO RIMASTI IN TRE, MA SONO COMUNQUE TROPPI PER UN POTERE TERRORIZZATO DALL'IDEA CHE UN GIORNO GLI ITALIANI RISCOPRANO LA REALTÀ'."
Da un articolo di Curzio Maltese de "Il Venerdì" di Repubblica...
parole sante che fanno riflettere.
sabato 25 aprile 2009
Pubblicato da
Marinella
alle
17:05
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