Dal finestrino di un’auto grande scorrono una miriade di deja vu, che si presentano quando la periferia di Torino sembra essersi travestita da periferia di Napoli…
Baracche, sacchetti di plastica ricolmi, copertoni, prostitute e vacche, tante vacche…
Rotolando dritto in giù, con la testa tra le mani…
Lento il ritorno alla realtà come una vecchia audiocassetta che si riavvolge.
[anche io ho bisogno di un pit stop]
lunedì 30 marzo 2009
Pubblicato da
Marinella
alle
23:13
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