“Si fermò davanti a una vetrina di un negozio che vendeva coperte, biancheria, lenzuola e tra un piumone e degli asciugamani colorati gli sorrisero due occhi belli e senzafine. Due occhi che da sempre giravano per la sua città, due occhi come ce ne stavano a ogni angolo di via, forse truccati male, ma quella sera quei due occhi erano per lui, per quel maledetto cattivotenente che vagava e a tratti sbandava fatto di cognac e Gitane, fatto di solitudine e di un lasciarsi andare che veniva da lontano. Due occhi che per un attimo lo fecero sentire di nuovo vivo, acceso, tirato su, emozionato. Due occhi come i suoi(...)Gitana lei, arrivato lui.”
P.Lanzetta
giovedì 15 novembre 2007
Il Cattivotenente
Pubblicato da
Marinella
alle
22:41
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