Un letto singolo da condividere,
una coperta zebrata.
Un pomeriggio di parole in via Piave,
dove sei voci si intrecciano tra di loro.
Vorrei condividere un progetto, confrontare delle idee.
Vorrei fare i miei passi senza calpestare nulla.
Vorrei rimanere a contemplare delle mani che sappiano creare.
Vorrei un buon consiglio, una buona risposta.
Vorrei qualcuno che, impaziente, mi insegni qualcosa;
una parola in spagnolo, le tradizioni di un popolo
o qualsiasi cosa che ancora non conosco.
Vorrei un giro in motorino e un casco troppo grande.
Vorrei un film da guardare o un libro da leggere,
per vivere una storia che non sia la mia.
Vorrei más de cinco razones para seguir.
Vorrei avere il tempo per
riordinare meglio le scatole dei miei ricordi.
Vorrei riuscire a spiegarmi.
Vorrei occhi in cui perdermi,
una musica di sottofondo,
delle candele accese.
Vorrei indietro un pomeriggio
seduta in un bar con la torta a limone,
il caffè macchiato e un Angel alla radio.
Vorrei urlare al mondo intero:
“Io sono colei che mi si crede” (Pirandello)